Santa Maria Maddalena e i Cartai

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Si è svolto come da programma, il giorno 14 aprile presso il Teatrino della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore il V° incontro del percorso formativo organizzato da Faber Artis “Dio chiama con Arte”.

In un teatro pieno di attente persone, Sonia Ruggeri, organizzatrice del progetto insieme a Carla Busco e Domenico Ciappelloni,  nella sua presentazione, ha sottolineato come l’arte sia un importante mezzo comunicativo e come in questo contesto la figura di Santa Maria Maddalena abbia un ruolo rilevante. Ha poi presentato Don Tonino Lasconi Assistente della Pia Università ricordando che proprio lui, all’inizio del suo sacerdozio, ha dato la spinta iniziale alle attività della Parrocchia di San Giuseppe; a seguire, di  Franco Oppietti,  ha ricordato che la sua è la terza generazione di cartai in famiglia e del suo impegno per portare alla riscoperta della Chiesa di Santa Maria Maddalena e dei suoi tesori.

Nel suo intervento “Maria Maddalena la prima annunciatrice del Risorto” Don Tonino ha disegnato l’importanza della Maddalena all’interno del Vangelo definendola una donna facoltosa, libera e coraggiosa. Fu la prima ad arrivare al sepolcro di Cristo, insieme a Maria era sotto la Croce . La storia e la leggenda vogliono che Maria Maddalena ed altri apostoli vennero messi in mare su una barca lasciata alla deriva ed al proprio destino. Ora che la Maddalena sia morta a Roma, Efeso o Marsiglia non è certo, ma ciò non sminuisce una figura fondamentale dei vangeli.

Lei è la patrona dei penitenti ed una delle figure più rappresentate nell’arte pittorica, Donatello, Canova, Orazio e Artemisia Gentileschi insieme a Piero della Francesca sono solo alcuni dei Maestri che l’hanno raffigurata, spesso ritratta con il suo vasetto di profumo in ricordo alla lavanda dei piedi di Gesù.

La seconda parte dell’incontro “Santa Maria Maddalena e i cartai” Franco Oppietti ha tracciato la storia della carta dalla sua scoperta in Cina fino all’arrivo a Fabriano nel 1264, di come Fabriano sia diventata importante per lo sviluppo della carta grazie alla collatura con la gelatina a animale e soprattutto per l’invenzione della filigrana che è diventata il marchio di riconoscimento dei vari Mastri cartai. Nel 1326 nasce la “Universitas” dei Cartai dall’evoluzione della Corporazione, e nel 1599 Santa Maria Maddalena diventa la protettrice dei cartai a seguito del Miracolo in cui salva da morte certa un cartaio. Da lì SMM e i cartai diventano una cosa sola con le varie tappe scandite dalla donazione della chiesa nel 1839 da parte di Gregorio XVI, dal primo Statuto nel 1936 alla sua revisione 1996. Inoltre, Franco Oppietti  ha evidenziato l’importanza della Pia nel continuare oggi la sua vocazione Religiosa e socio economica nell’ambito fabrianese e nel portare avanti le sue tradizioni.

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